PENSIAMOCI SU: Un editoriale di Luigi Orsino
Odio dire “l’avevo
detto” ma, purtroppo l’avevo detto. Mentre il sig. Renzi batteva la grancassa gridando ai
quattro venti che avrebbe cancellato Equitalia perché ente iniquo che causava
giustificato panico tra gli italiani che vivevano nel terrore di ricevere la famigerata
cartella esattoriale, qualche ingenuo, possiamo anche definirlo “fesso” pensò
che finalmente si alzava una leggera brezza di giustizia. Giustizia? In Italia?
Niente di più fantascientifico . Equitalia, ente di proprietà dell’Ufficio
delle Entrate e Dell’INPS, quindi i creditori erano autorizzati a farsi
esattori, senza bisogno dell’approvazione di un giudice considerato che una
cartella esattoriale era già un atto esecutivo. Pertanto potevano procedere al
fermo amministrativo di auto, al sequestro e vendita all’asta di immobili
talvolta sequestrati per cifre irrisorie fatte lievitare con metodi di pura
fattura usuraia.
Oggi cosa è cambiato? E’ cambiato che tutta la procedura è
stata inasprita. Ora i gabellieri dipendono direttamente dall’Ufficio delle
Entrate, sai che differenza, il personale è quello di Equitalia passato indenne
all’Ufficio delle Entrate riscossione, tutte
le procedure artificiose e repressive sono state confermate. Le cartelle
esattoriali sono sempre l’incubo degli italiani, in più ora possono sequestrare
i conti correnti, tramite l’INPS possono conoscere la posizione lavorativa ed
il reddito di chiunque e procedere senza impedimenti alle rapine. Alla faccia
dei provvedimenti contro i suicidi.
Volendo sorvolare
sull’assoluta mancanza di riservatezza noi italiani siamo perseguitati da un fisco che è
un’istituzione repressiva e criminale, che spinge la gente sull’orlo del
baratro. E non sono pochi quelli che decidono di saltare.
Ma questi ignobili
inquisitori si sono
mai chiesti perché le persone si indebitano con il fisco? Davvero pensano di
poter raccontarci la favola che sono tutti evasori? Non hanno pensato che non
paghiamo perché non abbiamo le risorse per farlo? Non abbiamo le palanche per
sfamare la mostruosa bestia infernale che è il fisco italiano, non paghiamo
perché siamo poveri, non paghiamo perché siamo stufi di fare la fame mentre i
parassiti politici vivono nel lusso, ingrassano con pensioni d’oro dopo qualche
giorno di sonno tra gli scranni del parlamento, quando ci vanno.
Noi siamo perseguitati
e annientati mentre
c’è una classe politica, con i loro parenti, amici, compari e comparielli che
vivono aggrappati alle nostre spalle.
I Renzi di ieri di oggi
e, temo, di domani possono
continuare a raccontarci bufale, menzogne vergognose che nascondono la loro
attività criminale.
Ebbene io, ora e qui,
li accuso di usura ed estorsione.
Luigi Orsino
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