Questa notizia di oggi 11 Novembre 2014 è passata quasi inosservata alla maggior parte delle persone che oggi hanno letto i quotidiani o ascoltato i notiziari.
Il Consiglio dei Ministri ha dato
via libera al decreto che riordina le accise sulle sigarette. Fino a qui nulla di eccezionale, ma il governo avrebbe inoltre accolto le condizioni poste dalle commissioni Finanze di Camera e Senato, acconsentendo a portare al 50% lo sconto per le "sigarette elettroniche e i nuovi prodotti da inalazione senza combustione".
Vi dice niente questo nuovo termine "prodotti da inalazione senza combustione"?
Ora vi spiego quello che sta accadendo alla luce del giorno, ma senza che i giornalisti ne diano risalto e sicuramente molti Parlamentari non ne sono nemmeno a conoscenza.
"A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca" cit. G. Andreotti
Andiamo per ordine.
A dicembre 2014 la Philip Morris ora Altria Group Inc, nota Multinazionale del tabacco e non solo, ha annunciato l'entrata sul mercato della nuova sigaretta "senza combustione" che prenderà il nome di "Iqos" e verrà prodotta nei nuovi stabilimenti della Multinazionale a Bologna.
Il Primo Ministro Matteo Renzi, il 10 ottobre 2014, inaugura a Zola Predosa (Bologna), il nuovo stabilimento pilota (già attivo da 3 mesi) della Intertaba, azienda del gruppo Philip Morris International.
Gli interessi che gravitano intorno a questa nuova produzione della Philip Morrise la sua geolocalizzazione (Bologna) puzzano di bruciato, di un vecchio e nuovo incendio che si chiama MPS (Monte dei Paschi di Siena).
E se dietro questo provvedimento del Consiglio dei Ministri sull'aumento delle accise sui tabacchi e la riduzione del 50%sulle nuove forme di fumo, come per la sigaretta senza combustione della Philip Morris, ci fossero immensi interessi economici di Banche e Assicurazioni come AXA, Gruppo Assicurativo francese,leader mondiale nella protezione assicurativa?
AXA è praticamente la propietaria del MPS e quindi della Provincia di Siena, la terra rossa per eccellenza. Non dimentichiamoci che Henri de Castries, Presidente del Gruppo Bilderberg, ha diretto l'operazione MPS, svaligiando la banca per conto terzi tra cui anche l'AXA, che attraverso il fondo Bernstein è comproprietaria di Goldman Sachs, oltre che azionista di: Marathon Oil Corporation , Atria Group, Inc. formerly e guardate un po anche di Philip Morris.
E per non farci mancare nulla, ma proprio nulla, ecco che potrebbe entrare in scena uno dei sostenitori più accaniti di Matteo Renzi, insieme a Davide Serra, Sergio Marchionne, che guardate un po fa parte (tra le varie cose) del Consiglio di Amministrazione di Philip Morris International Inc.
In questo scenario a dir poco inquietante la riflessione che mi pongo è sul trattato del TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) e le sue conseguenze devastanti che avrà sull' Economia Nazionale e sul mercato del lavoro.
Con il TTIP i diritti di propietà intellettuale saranno usati come arma di ricatto per gli Stati, infatti uno Stato che volesse effettuare una campagna contro ad esempio il fumo, potrebbe essere citato a giudizio da una arbitrato internazionale (e non dai giudici di quello Stato) per eventuali danni di immagine e di profitto. Ricordate la vertenza legale tra il colosso Philip Morris e lo stato dell'Australia che si era permesso di fare una campagna anti fumo?
Conseguenze anche devastanti nel settore dell'occupazione, che permetterebbe alle Multinazionali di costringere i lavoratori a lavorare con salari minimi e contratti capestro, vista la loro onnipotenza sancita e ratificata dal TTIP.
Tutto quesllo che ho descritto partendo da un'articolo a prima vista di interesse esclusivo dei fumatori, si configura in un piano stabilito e iniziato quel famigerato 16 Novembre 2011, quando il Golpe europeo ha portato come primo Ministro Mario Monti e sta culminando con le nuove riforme di Matteo Renzi e soprattutto con il Jobs Act e l'abolizione dell'Art. 18.
"Quindi uomo, non chiedere per chi suona la campana, suona per te".
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