mercoledì 25 maggio 2016

JOBS ACT:LA RIVOLTA DEI FRANCESI


Editoriale di Stefano Becciolini

Finalmente la protesta dei francesi contro il Governo di Manuel Valls ed il suo Jobs Act sta assumendo risonanza mondiale ed anche qui in Italia, dopo giorni di censorio silenzio da parte dei Mass Media iniziano a trapelare informazioni su quella che si può definire una vera e propria "rivoluzione francese". Tutta la Francia si è mobilitata per dire NO alla nuova riforma del lavoro, forse memori di quello che è accaduto e sta accadendo nel loro vicino paese, l' Italia.  Non bastava lo sciopero dei trasporti e le piazze gremite di lavoratori e studenti  infuriati, la mobilitazione ora è generale  assumendo una portata senza precedenti. Alle forme tradizionali di dissenso, ora si aggiunge il blocco dei depositi petroliferi e delle raffinerie, con cancelli sfondati per evitare il passaggio delle cisterne, accumulo di migliaia di copertoni presso le sedi amministrative delle compagnie petrolifere per bloccare gli impiegati. In Francia è vera e propria emergenza degli approvvigionamenti di carburante e pensate un pò, si stanno avvicinando gli Europei di calcio che allo stato attuale e se la protesta continuasse verrebbero messi in serio dubbio. Ed è forse proprio per questo motivo che dopo due settimane di silenzio tombale dei Mass Media italiani, quest'oggi ne è stato dato ampio risalto nelle prime pagine e nei notiziari televisivi e radiofonici. Avevo già denunciato la colposa omertà giornalistica nel mio editoriale di venerdì 20 maggio 2016 dal titolo "I MASS MEDIA ED IL REGIME: DITTATURA VELATA DA DEMOCRAZIA".
Altro che pericolo terrorismo islamico, il Governo Francese e la Comunità Europea devono affrontare questa "rivolta popolare" per evitare che possa attecchire anche negli altri paesi vicini. Non preoccupatevi, per paesi vicini non intendo il nostro! L' Italico popolo è immune da qualsiasi forma di protesta pacifica e non. A noi scivola tutto addosso, presi come siamo dai problemi quotidiani, dai vari programmi televisivi "pattumiera", dalle Fiction sulla Camorra ed altre cazzate Made in Italy.
E mentre nel bel paese, la pugna grottesca tra il Governo Renzi e le opposizioni è incentrata sulle Elezioni del 5 Giugno e sul Referendum di Ottobre, con vere e proprie "perle di saggezza politica" come quella del Ministro Maria Elena Boschi all' Università di Catania, in Francia si preparano giorni di passione per il Governo Socialista di Manuel Valls. Il maggior sindacato di sinistra francese ha proclamato uno sciopero delle ferrovie il 31 Maggio, mentre è atteso per il 2 Giugno lo sciopero "illimitato" di metro e bus parigini, a cui seguirà dal giorno successivo quello dell’aviazione civile. Ciliegina sulla torta: anche i dipendenti della centrale nucleare di Nogent-sur-Seine, riuniti in assemblea generale, hanno deciso di scioperare e fermare la produzione di elettricità, giovedì prossimo.
Proviamo a chiederci le motivazioni per cui i francesi, popolo sicuramente non stupido e con un'alta concezione di democrazia, si sta opponendo al Jobs Act, che invece qui in Italia è stato applaudito come una vera e propria conquista dei lavoratori. A mio avviso è stata solamente una conquista per le grandi multinazionali che possono sfruttare manodopera a bassissimo costo e che sta preparando il terreno al Trattato Internazionale per il libero scambio (TTIP) tra USA ed Europa.
Fortunatamente però esiste ancora un popolo, quello francese, con un briciolo di dignità e che non vuole sottostare alla regole economiche e sociali dettate dalla grande finanza mondiale. Forse loro hanno capito quello che la maggior parte di noi non riesce a vedere in questa manovra a tenaglia per ridurre l' Europa in una colonia Yankee. Jobs Act, abolizione dello Statuto dei Lavoratori, perdita di potere dei sindacati, modifica della Costituzione, perdita progressiva di parte della sovranità popolare, e TTIP. Il terreno doveva essere preparato per l'aggressione economica nel vecchio continente, l' annientamento di qualsiasi capacità di reazione sociale. L' ultimo tassello, ma per cui alacremente i Mass Media stanno lavorando insieme a dotti economisti, è la privatizzazione della Sanità modello stelle e strisce. Questo menù sta per essere però rifiutato dai francesi, che invece dell' Hamburger e della Coca Cola, preferiscono Paté de Fuá e le EScargo.




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