PENSIAMOCI SU: Una rubrica di Luigi
Orsino
Attentati terroristici di matrice islamica in tutta Europa.
Se diamo un’occhiata ad una cartina ci possiamo rendere conto che, dalla
penisola scandinava a quella iberica, i fatti avvengono ovunque. Ovunque ma non
in Italia.
Il caso? Pura fortuna? Non credo nel caso e ancor meno nella
fortuna.
Particolari capacità
investigative delle nostre forze dell’ordine? Meglio affidarsi alla protezione divina. Il
termine di paragone dell’efficienza delle nostre forze di polizia lo può
benissimo fornire il caso di Igor il russo, che poi non si chiama Igor e
neanche è russo ma serbo. Oltre mille e cinquecento uomini super addestrati,
tra cui i Carabinieri paracadutisti del Tuscania, hanno per mesi rastrellato
una fetta di territorio, in fin dei conti niente affatto troppo estesa, senza
cavare un ragno dal buco, hanno inseguito i fantasmi che il ricercato evocava
per loro. False piste e opportuni depistaggi hanno consentito ad un uomo ben
addestrato, ex miliziano serbo a quanto pare, di prendersi gioco dei nostri
“corpi speciali”. Questi sarebbero gli uomini che fanno paura ai terroristi
mossi da incrollabile fanatismo religioso? Non credo proprio.
Forse sono i nostri
servizi segreti che riescono a neutralizzare il pericolo prima che si
manifesti? Non
scherziamo. I nostri 007 sono alla buona, caserecci per così dire. Sono quelli
che intervengono per pagare i riscatti degli italiani rapiti, salvo poi le
immancabili smentite del ministero degli esteri. Anche in questo non brillano
per efficienza, si pensi al caso Sgrena ed al casino che riuscirono a combinare
i nostri agenti segreti: Dopo aver pagato il riscatto, mentre erano sulla
strada dell’aeroporto, non tennero conto delle regole d’ingaggio dell’esercito
americano, si imbatterono in un loro posto di blocco, non sapendo cosa fare
violarono le regole, furono scambiati per terroristi e mitragliati. Risultato:
il capo pattuglia ucciso e la vita dell’ostaggio, appena liberato dopo accanita
lotta a colpi di banconote, messa in serio pericolo.
Sono propenso a credere
che i nostri servizi forse sono in grado di prevedere le condizioni meteo ma
non certo un attacco terroristico.
Allora come mai l’Italia non subisce attacchi? Eppure L’Italia è praticamente ad uno sputo
dal nord Africa ed è, inoltre, la sede
della religione antagonista, per antonomasia, di quella islamica. Roma è la
sede del papato, i cattolici sono i
nemici storici dei musulmani, gli ispiratori delle crociate. Insomma l’Italia
dovrebbe essere un obiettivo preferenziale.
Pensate che sia una teoria
assurdamente cospirazionista? Pensate alla Turchia che
a parole condannava gli integralisti ma poi faceva affari con loro comprando il
petrolio in cambio di armi. I maneggiamenti turchi sono stati scoperti, Erdogan
ha messo su un finto colpo di stato, si è liberato degli oppositori e continua
come prima, anzi meglio di prima. Quindi anche se venisse fuori che il governo
italiano ha fatto un accordo con i massacratori basterà negare, negare con
sdegno. In fin dei conti la faccia di culo è o non è la migliore qualità dei
politici italiani?
Luigi Orsino
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