martedì 25 aprile 2017

DOVE VA LA RICCHEZZA MONETARIA DA NOI GENERATA?




Truffa monetaria e bancaria, origine e causa di tutti i mali e di tutti i problemi. Siamo di fronte al collasso del mondo prodotto dal sistema finanziario e bancario completamente fuori controllo. E' la rovina del senso.Nino Galloni:“mentre il PIL mondiale è di 75 trilioni di dollari, il debito mondiale è di 4 quadrilioni di dollari, ossia 55 volte il PIL”. (1 trilione di dollari vale 1000 miliardi di dollari) [LINK]. 
G. Chiesa: “Negli ultimi 10 anni in America hanno prodotto denaro inesistente superiore a 1000 trilioni di euro ossia 15/18 volte il PIL del pianeta”. [LINK]  G.Chiesa: “Il conflitto e disastro economico voluto e perpetrato è preludio al conflitto mondiale. Come la crisi economica  del ’29 portò nel ’39 alla II guerra mondiale”.

Fatti storici e testimonianze


Oggi, il mondo e' stato portato sull'orlo del baratro finanziario, etico-sociale e ambientale da una ristretta cerchia di banchieri criminali (i Meyer-Rothschild, i Rokfeller, i Morgan, i Goldman Sachs, i Lazar ecc.), i quali, attraverso la proprietà' privata della moneta a debito e della quasi totalità' delle Banche Centrali di tutti i paesi del mondo compresa la Federal Reserve Americana, la Banca Centrale Israeliana, la Banca Centrale della Russia e delle 27 Banche Centrali rappresentate dalla BCE, nonché della sovranità' monetaria dello Stato Vaticano della Chiesa Cattolica [LINK]  ("le cui finanze, dal 1824 come scrive lo storico e saggista Americano Eustace Mullins sono amministrate dal Banchiere Rothschild, insignito dal Vaticano anche dell'alta onorificenza di guardiano dei tesori della Chiesa), sono divenuti i padroni del mondo e, attraverso l'imperante sistema economico finanziario imposto, controllano il sotto potere politico, mediatico, giudiziario, accademico e militare degli Stati, attraverso il quale, assoggettano popoli e persone ai loro folli disegni di dominio criminale e coloro che hanno democraticamente tentato di opporvisi con volonta' politiche volte a riconquistare la  sovranità monetaria dei propri Stati, hanno pagato con la vita (Aldo Moro, il presidente Kennedy e suo fratello, Lincoln, il presidente Thomas SanKara- Burkina Faso-, Gheddafi - Dinaro d'oro panafricano-[LINK Video], ecc). 
I soci della Federal Reserve (Banca Centrale USA) 



Rothschild Bank of Berlin;
Warburg Bank of Amsterdam;


Perché ad oggi si accetta la creazione del denaro che avviene extra contabilmente? Ossia in nero e con un falso in bilancio? Perché non si obbliga la banca alla contabilizzazione della creazione del denaro scritturale? E si accettano però le perdite? Pagare gli interessi sul nulla è usura, tra i delitti contro il patrimonio mediante frode.  Perché la politica, la Magistratura, i sindacati, gran parte del mondo ecclesiastico a tutti i livelli, non dicono nulla sul Signoraggio monetario e sulla contabilità bancaria? Una vera truffa che affama persone e popoli e arricchisce i padroni del potere e i grandi usurai. Tutto nella totale presunta legittimità. I rappresentanti del potere costituito, disse il poeta Ezra Pound " sono tutti camerieri dei banchieri";

Padre Alex Zanotelli: "Questo è un sistema finanziario che ci sta portando alla morte... a fronte di questa certa sciagura occore attivare il diritto alla resistenza che il padre costituente Giuseppe Dossetti avrebbe voluto inserire nella nostra costituzione" ... "la resistenza individuale e collettiva è un diritto dovere di tutti i cittadini... purtroppo anche la Chiesa è diventata parte del sistema";
Papa Francesco: "No all'economia dell'esclusione e dell'iniquità"... occorre una riforma finanziaria basata sull'etica «perché il denaro deve servire e non governare»;[LINK DOC.PDF]

Santo Padre lei però non dice ancora nulla sulla moneta a debito, sul Signoraggio che crea il debito pubblico inestinguibile e uccide i popoli del mondo. [LINK] 
Bertolt Brecht: “Cos'è rapinare una banca a paragone del fondare una banca?”
Thomas Jefferson (politico, scienziato e architetto statunitense. È stato il 3º Presidente degli Stati Uniti d'America ed è inoltre considerato uno dei padri fondatori della nazione) nel 1816 scrisse: “Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di gestire l'emissione della sua moneta, allora, alternando inflazione e deflazione, le banche e le società finanziarie che nasceranno intorno ad esse spoglieranno il popolo di ogni proprietà, sicché i suoi figli si sveglieranno senza un tetto nel continente che i loro padri conquistarono… Credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per la nostra libertà che eserciti in armi…il potere di emissione dovrebbe essere tolto alle banche e restituito allo Stato, a cui esso propriamente appartiene”... “Per preservare la nostra indipendenza, non dobbiamo lasciare che i nostri governanti ci gravino di un debito perpetuo”. 
Andrew Jackson (7º Presidente degli Stati Uniti d'America dal 1829 al 1837) affermava: ” Se il Congresso ha il diritto, in base alla costituzione, di emettere il denaro cartaceo, questo diritto gli è stato dato affinché lo usi in proprio, non per delegarlo a individui o società private”.
Henry Ford (imprenditore statunitense. Uno dei fondatori della Ford Motor Company): E’ bene che la gente della nazione non capisca il nostro sistema bancario-monetario , perché se lo facesse, ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina”.


Maurice Allais (fisico ed economista francese; Premio Nobel per l'economia 1988): “L’attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte dei falsari, la sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto”. 
Marco Della Luna (“Euroschiavi” pag.267): “lo schiavismo permane come incatenamento dei cittadini a un enorme debito pubblico incostituzionalmente creato da un’oligarchia dominante a proprio beneficio attraverso il suo controllo dell’apparato statale. Ci si ritrova a vivere per pagare un debito inestinguibile a un’oligarchia bancaria istituzionalizzata nella BCE e nascosta dietro mistificazioni pseudoeuropeiste e pseudodemocratiche”… “Ed eccoci diventati euroschiavi!”… “Il Consiglio dei Ministri dello Stato Italiano è divenuto una commissione del sistema bancario mondiale, della BCE e della Goldman-Sachs: Prodi, Padoa Schioppa, Visco, Massimo Tononi (Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008 Governo Prodi II)… e successivamente Monti, Passera, Profumo… tutti fiduciari del sistema bancario”. Difficilmente posporranno l’interesse delle banche a quelli dei cittadini. 
Vorrei evidenziare che lo Stato Italiano dal 1980 ad oggi ha pagato 3500 miliardi [LINK]  di interessi senza abbassare il debito sovrano, ad oggi di oltre 2.300 miliardi. Senza contare la svendita del patrimonio industriale pubblico avvenuto con le cosiddette privatizzazioni (in cui le banche hanno creato moneta dal nulla per imprenditori divenuti proprietari e gestori del patrimonio pubblico industriale ripagando poi le banche con tariffe applicate ai nostri consumi sempre più care, senza alcun vantaggio per il cittadino. Una vera e propria spogliazione, pianificata sul Britannia).  

IL DEBITO PUBBLICO HA AVUTO UNA FORTE CRESCITA SPECIE DOPO IL 1981, DATA DEL DIVORZIO TRA BANCA D’ITALIA E TESORO, E PASSA DAL 56% AL 117% DEL PIL NEL 1993. 



L’attuale debito pubblico italiano si formò tra gli anni ’80 e ’90, passando dal 57,7% sul PIL nel 1980 al 124,3% nel 1994. Scrive l’economista Salvatore Tamburro: “Tutto porta a ritenere che il debito pubblico italiano sia, in termini giuridici, un "debito detestabile" contratto dopo la perdita della sovranità monetaria da parte dello Stato. Annullare il nostro debito pubblico è possibile e a dimostrarlo sono anche i casi storici”.
Il prestito con interessi è pura usura perché il denaro per pagare gli interessi non esiste materialmente sul mercato. Se, infatti, a un sistema finanziario presti 100 euro al 10% di interesse dopo un anno la comunità può restituire solo i 100 euro ma non i 10 euro degli interessi.  Infatti per pagare gli interessi gli Stati sono costretti a indebitarsi in quanto sul mercato non esistono materialmente i soldi per pagarli. Un debito pertanto criminale perché inestinguibile. Debito creato attraverso la moneta a debito nelle mani di un monopolio di società private come l’attuale, composto da banchieri criminali, e non con la moneta sovrana di proprietà dei cittadini e dello Stato che sarebbe a zero costi. Non è tollerabile pagare una banconota da 500 euro del valore reale di pochi centesimi (o bit), 530 euro (determinato da 500-valore nominale stampato- e 30 di interessi di intermediazione delle banche commerciali), tartassando oltre misura i cittadini per pagare una truffa finanziaria. 
Con Maastricht (29 gennaio 1992) e successivamente con il trattato di Lisbona (firmato il 13 dicembre 2007), si conferisce alla BCE soggetto privato con sede a Francoforte, organismo sovranazionale ed extraterritoriale, la competenza esclusiva per la politica monetaria dell’area euro. Alla BCE è stato affidato l’aspetto essenziale della gestione monetaria senza avere la proprietà giuridica della moneta.

Con Lisbona si fa divieto alla BCE di prestare direttamente denaro agli Stati nazionali del sistema Euro, i quali sono costretti ad approvvigionarsi obbligatoriamente presso le banche private commerciali pagando loro interessi oscillanti tra il 3-7% e non al tasso di interesse applicato dalla BCE alle banche commerciali. Da questa norma sono esentati negli stessi trattati gli Istituti di credito pubblici i quali pertanto possono finanziarsi direttamente presso la Bce alle stesse condizioni riservate alle Banche private. Se lo Stato Italiano, lo avesse voluto, avrebbe potuto nazionalizzare un istituto di credito privato, oppure crearne uno ex novo per questo scopo. E se lo avesse fatto avrebbe potuto risparmiare la quasi totalità degli interessi pagati per il debito sovrano costati dal 1980 ad oggi, come abbiamo già detto, oltre 3500 miliardi.

Questa è la conseguenza per aver ceduto la sovranità monetaria a un sistema di moneta a debito. Incostituzionale! (Art 1 “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”; la sovranità, come ribadito nel secondo comma dell'art.1, appartiene al popolo, in nome del quale si legifera e si giudica senza che nessuno sia posto al di sopra della legge). Ma viene violato pure l’art11 (“L’Italia … consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”). Ma la BCE è un soggetto privato sovrannazionale ed extraterritoriale (ex articolo 107 del Trattato di Maastricht), è esplicitamente sottratta ad ogni controllo e governo democratico da parte degli organi dell’Unione Europea. Costituita e partecipata prevalentemente dalle banche centrali della UE di proprietà di Gruppi bancari privati come è Bankitalia i cui azionisti sono: 



L’articolo 11 della Costituzione parla poi di “limitazioni”, non “cessioni della sovranità”. E si può configurare anche il reato di alto tradimento a carico delle più alte cariche dello Stato.


Ancora oggi nessuna legge o trattato conferisce la proprietà giuridica della moneta all’atto dell’emissione alla BCE che dovrebbe svolgere un lavoro di politica di emissione monetaria in accordo con tutti gli Stati. Giacinto Auriti sollevava il problema sulla proprietà giuridica della moneta a capo della BCE, in quanto fino al 1971 il monopolio dei banchieri privati emettevano moneta con la copertura aurea del 40% e si arrogavano la proprietà della stessa sostenendo che l’emissione monetaria era rappresentativa del corrispettivo valore aureo. Sostenevano i banchieri: "siccome la moneta è rappresentativa dell'oro, l'oro è nostro, per cui, la moneta è di nostra proprietà!" Con la fine della riserva aurea (Nixon 1971 e accordi di Bretton Woods) questa fittizia motivazione è totalmente decaduta. Nonostante il fatto che la riserva aurea non sia più necessaria e non esista nessuna legge o trattato che attribuisca loro la proprietà della moneta all'atto dell'emissione, continuano a gestirla ancora come se fosse in piena loro proprietà. Il prof. Auriti, in merito, poneva questa domanda: “Di chi è la proprietà della moneta all’atto dell’emissione?” domanda ancora in attesa di risposta. Per cui “Se la banca centrale non è la proprietaria della moneta all’atto dell’emissione, come può prestarla attraverso la pratica dell’acquisto dei buoni del Tesoro?” (prestare e vendere sono prerogative del proprietario). La cosa fu dirompente in Banca d’Italia e il governatore di allora (ndr Ciampi) poi Presidente della Repubblica, venne rimosso (Marco Saba “Moneta Nostra” pag 5 e 6).
Il comportamento amministrativo/contabile della BCE è in antitesi e incompatibile con l’attuale realtà giuridica monetaria. L’iscrizione al passivo del valore nominale delle emissioni dal nulla senza collegamento ad alcuna riserva aurea è una inconfutabile truffa contabile e una usura al 200% in quanto anziché essere accreditata, la moneta viene addebitata. Infatti lo Stato anziché iscrivere  l’emissione monetaria all’attivo è costretto a iscriverla al passivo di bilancio (debito assunto).Sempre Auriti dichiara: “Con l’euro ci siamo indebitati per un valore equivalente a tutta la moneta messa in circolazione senza contropartita”.[LINK] 
Vorremmo sapere dove finisce l’enorme quantità di denaro costituito tra il costo irrisorio di produzione della moneta e il suo valore nominale con cui viene prestata agli Stati in cambio di titoli di Stato aumentando illimitatamente il loro debito pubblico. Non si può continuare a vessare l’intero Paese senza recidere il male dalla testa.

Dove finisce la ricchezza del Signoraggio?


Le Banche centrali di emissione e tutte le banche commerciali si appropriano del signoraggio monetario primario e secondario e non vi pagano le tasse. Il signoraggio attraverso gli artifizi amministrativi non è contabilizzato o lo è falsamente come debito. Debiti che si trasformano in denaro una volta passati da alcune società di clearing (compensazione finanziaria interbancaria) come la Clearstream con sede in Lussemburgo o Euroclear con sede a Bruxelles; denaro che finisce nei paradisi fiscali per gli usi strategici dei padroni del mondo.
Marco Dalla Luna: “il signoraggio e gli interessi sul credito, sottrae alla collettività e all’economia somme enormi, stimate in oltre 700 miliardi di euro all’anno per la sola Italia”. Liquidità che viene quindi canalizzata per operazioni speculative dissanguando un Paese per esercitare pressioni politiche, far cadere governi, fino a finanziare guerre. Si è venuta a formare una struttura piramidale che non ha nulla di democratico, un vero e proprio “governo delle banche” che condiziona la vita o la morte delle città, degli Stati. La perdita di sovranità. 

Creazione di moneta scritturale bancaria non contabilizzata
Con i loro artifizi contabili le banche creano moneta scritturale (digitale) che non contabilizzano all’attivo prima dell’erogazione dei prestiti, così come di altri pagamenti (assegni circolari, bonifici, ecc, mutui, versamenti in contanti – versando 100 euro si verifica che il c/c del cliente aumenta di 100 euro, se successivamente si emette un assegno di pari importo il c/c si azzera e alla banca restano i 100 euro versati in contanti, in quanto la compensazione interbancaria di fine giornata viene regolata in moneta creditizia digitale e i contanti restano in nero nella casse delle banche).Con questa contabilità le banche producono un enorme falso in bilancio quantificato, per difetto, da esperti contabili finanziari, in oltre 1800 miliardi di euro all’anno (LINK).  Non contabilizzando all’attivo il denaro creato (dal nulla), si ritrovano in cassa l’equivalente di  tutti i prestiti ripagati dai clienti. A fronte di una contabilità corretta questo denaro dovrebbe essere tassato con l’aliquota IRES (Imposta Reddito di Società) del 27,5% alla stregua di tutti gli altri operatori di mercato, equivalente a un gettito a favore dello Stato Italiano di 495 miliardi all’anno. 
 Marco Saba: “Le banche usano, di fatto, mezzi illeciti come il falso in bilancio e l’autoriciclaggio nello svolgimento della loro attività al fine di ottenere enormi guadagni che non dichiarano.-e continua- Le Banche non pagano le tasse su questo enorme ammontare perché non figura in bilancio”.
Galloni:”nei bilanci le banche segnano i depositi ed i conti correnti al passivo. Ciò non avrebbe alcun senso se non fosse fondamentale per occultare il reale funzionamento delle banche stesse: solo mettendo al passivo i depositi nello stato patrimoniale si nasconde la voragine di attivo. 
Saba: “Vuol dire che l’ampliamento dell’attivo dello Stato Patrimoniale viene falsamente pareggiato con i debiti verso clientela che non hanno alcun motivo di essere, poiché i depositi stessi sono autoliquidanti. L’effetto finale è che l’amministrazione della banca –omettendo di rappresentare correttamente in bilancio una parte rilevante di asset aziendali e di conseguenza alterando il conto economico – sta nascondendo i veri profitti della banca agli azionisti, al pubblico e all’erario. Le autorità di vigilanza e supervisione o sono ignoranti, o fanno parte del gioco e devono essere esautorate”. (estratto intervento di Marco Saba  in Assemblea Mediobanca 28/10/2016).

La relazione della KPMG (primaria società di revisione e certificazione) conferma che le banche creano denaro quando effettuano dei prestiti e che tale attività di creazione, sempre secondo KPMG, sarebbe meglio fosse esercitata direttamente dallo Stato attraverso la sovranità monetaria”.
Basterebbe ogniqualvolta venisse emessa moneta scritturale, che questa fosse iscritta a bilancio. Così come qualsiasi attività commerciale, prima di vendere deve acquistare il bene e iscriverlo nell’attivo delle scritture contabili. La restituzione del denaro andrebbe poi a ripristinare il valore tra attivo e passivo ai fini della tassazione. Perché le banche non lo fanno? Dov’è il sottostante agli impieghi? Dove sono le scritture nel rendiconto finanziario?
Un’altra soluzione fiscale, in attesa di regolare giuridicamente questi comportamenti, ora, illeciti, si  potrebbe applicare la flat tax al 15% sul volume degli impieghi, con l’introduzione del credito di imposta a fronte delle eventuali insolvenze.

Avendo tutte le banche commerciali titolo legale e licenza solo per l’intermediazione del denaro e non alla emissione monetaria (ossia creazione del denaro dal nulla), riservato dai trattati alla BCE (Banca Centrale Europea), l’unica autorizzata ad emettere moneta a debito.
Ritornando, invece, alle banche commerciali, se il denaro degli impieghi bancari è illegittimamente creato e prestato è implicita e palese la truffa (la Magistratura avrebbe l’obbligo di intervenire; e ha l’obbligo istituzionale di perseguire i responsabili di questi reati e del degrado bancario). Il denaro prestato dalla banca contabilmente non esiste e non figura nei loro registri contabili, perché la banca ha creato dal nulla ciò che non avrebbe potuto fare. “A norma di legge i debiti contratti con denaro falso sono viziati e non sono giuridicamente validi". Le banche fanno guadagni enormi prestando denaro di cui non risultano avere la proprietà, per cui non ci pagano le tasse, riottenendo indietro il denaro con gli interessi. La banca non può trasformare il niente in patrimoni mobiliari e/o immobiliari degli ignari e sprovveduti clienti.
Illegalità ben nascosta dalla stessa contabilità avallata dagli organi di vigilanza e dalla Banca d’Italia (in cui il controllore è di proprietà dei controllati!) Quindi vi è pure circonvenzione di incapaci. E’ il cliente, infatti, con la sua operatività che dà denaro e beni alla banca, non viceversa. Pagare gli interessi sul nulla è usura, un delitto contro il patrimonio.
1.800 miliardi creati in nero ogni anno dal sistema bancario Italiano.

Questa grave irregolarità contabile è stata denunciata più volte dal dottor Marco Saba nelle Assemblee degli azionisti di numerosi primari Istituti di credito italiani (Unicredit, Mediobanca, Carige). Proprio il 28 marzo 2017 Saba poneva il quesito della creazione di moneta non contabilizzata a Giuseppe Tesauro il Presidente dell’Assemblea dei soci di Carige [LINK] il quale con fare strafottente dalla sua poltrona girevole succhiando qualcosa in bocca, non rispondeva ed inoltre affermava il falso su quanto dichiarato dal tribunale di Genova che in merito deve ancora pronunciarsi. Alla richiesta di Marco Saba di conoscere se i sindaci da eleggere fossero preparati sul tema, lo stesso presidente Giuseppe Tesauro rispondeva in modo evasivo: “prima li eleggiamo, poi glielo chiediamo”. Siamo di fronte a dei buffoni. Prima gli dai l’auto e poi chiedi loro se hanno la patente? Se i nostri denari servono per alimentare questi cervelli sopraffini… da luna park, la tragedia diventa la cosa buffa a carissimo prezzo per tutti gli italiani.
Perché nei confronti di questi illeciti vige il più totale silenzio dei media e tolleranza da parte del potere politico, giudiziario, sindacale e religioso? 

CREAZIONE DI DENARO DAL NULLA E RISERVA OBBLIGATORIA
La riserva obbligatoria oggi all' 1% dei depositi, è una ulteriore truffa da parte delle banche, uno strumento giuridicamente concesso dal legislatore che consente di creare una moltiplicazione di credito. Infatti la riserva viene adeguata ex post e se la banca non ne disponesse, interviene la banca centrale a prestargliela... Ad esempio a fronte di un versamento di 1000 euro, la banca può creare impieghi fino a 100.000 euro a cui aggiungere i relativi interessi e oneri di servizio. 


A fronte delle sofferenze e insolvenze la banca non subisce reali perdite patrimoniali in quanto tutto quello che viene restituito, dedotti costi di gestione (quantificabili dal 1-3% sul credito erogato) è utile. Le attuali crisi bancarie sono determinate da una formale contabilità di bilancio, ma non da una reale perdita sostanziale in quanto gli impieghi con denaro creato dal nulla fuori bilancio non possono generare perdite patrimoniali o di beni. A fronte, però, di un eccesso di crediti concessi agli amici degli amici, divenuti inesigibili, la BCE può privare la banca della solvibilità operativa, cosa inattuabile se il nuovo denaro creato venisse correttamente contabilizzato in ingresso nei flussi di cassa. Vedi Grecia e MPS. 
L’articolo 11 della Costituzione parla poi di “limitazioni”, non “cessioni della sovranità”. E si può configurare anche il reato di alto tradimento a carico delle più alte cariche dello Stato.

Ancora oggi nessuna legge o trattato conferisce la proprietà giuridica della moneta all’atto dell’emissione alla BCE che dovrebbe svolgere un lavoro di politica di emissione monetaria in accordo con tutti gli Stati. Giacinto Auriti sollevava il problema sulla proprietà giuridica della moneta a capo della BCE, in quanto fino al 1971 il monopolio dei banchieri privati emettevano moneta con la copertura aurea del 40% e si arrogavano la proprietà della stessa sostenendo che l’emissione monetaria era rappresentativa del corrispettivo valore aureo. Sostenevano i banchieri: "siccome la moneta è rappresentativa dell'oro, l'oro è nostro, per cui, la moneta è di nostra proprietà!" Con la fine della riserva aurea (Nixon 1971 e accordi di Bretton Woods) questa fittizia motivazione è totalmente decaduta. Nonostante il fatto che la riserva aurea non sia più necessaria e non esista nessuna legge o trattato che attribuisca loro la proprietà della moneta all'atto dell'emissione, continuano a gestirla ancora come se fosse in piena loro proprietà. Il prof. Auriti, in merito, poneva questa domanda: “Di chi è la proprietà della moneta all’atto dell’emissione?” domanda ancora in attesa di risposta. Per cui “Se la banca centrale non è la proprietaria della moneta all’atto dell’emissione, come può prestarla attraverso la pratica dell’acquisto dei buoni del Tesoro?” (prestare e vendere sono prerogative del proprietario). La cosa fu dirompente in Banca d’Italia e il governatore di allora (ndr Ciampi) poi Presidente della Repubblica, venne rimosso (Marco Saba “Moneta Nostra” pag 5 e 6).
UNA LEGGE POCO NOTA Art. 1834 codice civile: Depositi di danaro
Non tutti sanno che il denaro depositato in banca dai risparmiatori, per legge, diventa di proprietà della banca, la quale in base all' articolo del codice civile n° 1834 ne acquisisce la proprietà giuridica ("nei depositi di una somma di denaro presso una banca questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine convenuto ovvero a richiesta del depositante").
In Italia i depositi bancari  dei risparmiatori, superano i 4.000 mld di Euro (un cifra considerevole  divenuta, di proprietà delle banche!) e, non tutti i risparmiatori sono consapevoli che, invece, di essere proprietari del loro denaro, sono, di fatto, dei creditori della banca dell’equivalente depositato.
Questo perché, in ogni operazione di deposito, la banca, incassa e accredita in moneta scritturale nella forma di promessa di pagamento in contanti (tecnicamente una falsa cambiale), ma la  promessa di pagamento in contanti, per quanto accettata, non è la moneta ufficiale a corso legale, e anche se la citata legge obbliga la banca nei termini previsti dalla norma, il cliente, possiede, pur sempre, della moneta contabile scritturale, per cui, fin che le cose vanno bene, non vi sono problemi, ma, in ogni momento, potrebbe accadere quel che è successo in Grecia, in MPS, e in tante altre parti del mondo, cioè che le banche si trovino impossibilitate a convertire la moneta creditizia in moneta contante a corso legale nella divisa valutaria nazionale. I depositi sono utilizzati (anche extra legem) ai fini della riserva frazionaria per aumentare spropositatamente il volume degli impieghi.
La verità è che il sistema bancario si è deliberatamente strutturato anche per una eventuale, spogliazione della ricchezza dei cittadini. Il sistema per ora, verte sulla speranza che la richiesta di prelievo dei valori depositati non avvenga in modo significativo e simultaneo, ossia che i depositanti  non ritirino mai contemporaneamente il proprio denaro. Se ciò dovesse accadere, anche in  minima parte, tutte le banche chiuderebbero e il sistema del castello di carte costruito dai grandi usurai, crollerebbe inesorabilmente (la storia ci insegna che le catastrofi finanziarie sono spesso causate in modo criminale da gruppi di potere spietati senza scrupoli).
Se  non ci fossero le leggi fatte su misura per scoraggiare l'utilizzo dei contanti, le banche non riuscirebbero a mantenere, nemmeno minimamente, le loro promesse di pagamento perché, la quantità di euro presente sul mercato, rispetto ai depositi creati in moneta creditizia è del 3%. Il restante 97% è moneta scritturale priva del corrispondente controvalore monetario. Se la moneta scritturale fosse oggetto di domanda di conversione in euro salterebbe il sistema perché le banche non potrebbero mai restituire il 97% dei debiti contratti con i loro depositanti.
Violazione costituzionale
La cessione della sovranità monetaria è avvenuta in violazione del dettato costituzionale che recita: «La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione».
La sovranità della nazione è costituita imprescindibilmente da territorio, persone e proprietà monetaria. Chi priva le persone del loro lavoro o dei mezzi economici di convivenza, è da considerarsi un criminale. Sia il sistema economico che politico non possono esimersi da queste responsabilità sociali. Ogni povero (e sono tanti), ogni disoccupato non in grado di guadagnarsi da vivere, ogni bimbo sottratto alla vita, sono la ferita che sanguina del nostro sistema economico-finanziario in cui un manipolo di finanzieri avidi e senza scrupoli vive sulla pelle di innocenti resi disperati. Il prof. G. Auriti sosteneva che "se la moneta Euro fosse stata emessa a debito, i giovani delle nuove generazioni non avrebbero avuto altra scelta tra l'angoscia della disperazione e il suicidio". Questi lanzichenecchi compiono un crimine contro l’umanità. Dalla licenza di truffare a quella di uccidere.
La moneta svolge un ruolo fondamentale in questa società per la sopravvivenza. “Gli istituti bancari [NdR se correttamente gestiti] svolgono un ruolo sociale importante, devono garantire la quantità di moneta che serve all’economia per gestire le esigenze di tutti gli operatori”. (Antonino Galloni “Il futuro della banca” pag16). La moneta è quindi strumento vitale di diritto sociale. La moneta, in questo contesto socio-economico, diviene necessaria per la dignità di vita di ogni persona. (Parma, 30/03/2017; aggiornato il 04/04/2017)

Editoriale di Luigi Boschi 


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