sabato 6 dicembre 2014

NELL'OGGI CAMMINA GIA' IL DOMANI

Di materiale per fare un'articolo di certo non manca questa settimana, Jobs Act, la Mafia Capitolina, il declassamento dell'Agenzia di Rating Standard & Poor’s che equipara il grado di affidabilità e solidità finanziaria del nostro Paese a "spazzatura", In poche parole se l'Italia fosse un'Azienda (a dire il vero ogni Stato è equiparato ad un'Azienda e noi siamo la sua forza lavoro), un Giudice su richiesta di un fornitore potrebbe chiedre il suo fallimento e nominare un curatore fallimentare per Amministrare il patrimonio e metterlo in liquidazione per  monetizzare i beni rimasti e ripagare i fornitori.
Non sentite un brivido freddo sulla schiena nel leggere e immaginare il significato che potrebbe avere questo fallimento sulla vita di noi Italiani?
Gli imprenditori falliti lo sanno molto bene, esautorati da ogni possibilità di avere una vita normale, di riaprire un' attività, l'interdizione al voto e sotto tutela del curatore fallimentare che si appropria dei beni passati, presenti e futuri. In pratica un fallimento non finisce mai e si è marchiati a vita.
Se l'Azienda Italia fallisce non pensiate che il Primo Mnstro Renzi e i Parlamentari siano loro ad essere interdetti, ma il Popolo Italiano in quanto siamo noi, secondo la Costituzione, a detenere la sovranità che la esprimiamo mediante il voto.
Qui sorge un dubbio che potrebbe però delegittimare il fallimento dell'Azienda Italia. Gli ultimi tre governi non sono stati espressione di Sovranità Popolare, nessuno gli ha eletti, ma incaricati dal Presidente della Repubblica Sergio Napolitano a guidare il Paese nella grave crisi economica.
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E qui entra in gioco la Mafia Capitolina, che identifica il mal'affare in tutto il sistema partitico Italiano,  radicato da decenni e che ha infettato gran parte della società e non solo Romana.
Ecco la "Casus belli" per legittimare il fallimento del nostro Paese, l'incapacità del suo Popolo a prendere decisioni politiche ed economiche giuste, incapacità non estemporanea ma reiterata nel tempo.
E il Jobs Act che ruolo ha in questa vicenda? L'ostinazione di Renzi & C. SPA di portare avanti questo progetto di distruzione del mercato del lavoro è la testa d'ariete che sfonderà le mura del nostro Paese, permettendo alle Multinazionali con il TTIP non solo di depredare economicamente l'Italia, ma anche di renderci schiavi alla loro mercè.
A breve arriverà il Curatore Fallimentare e sarà la Troika Europea, l Commissariamento del Bel Paese, la sospensione dei diritti, compreso quello di voto, in quanto come popolo siamo stati classificati da una Società di Rating USA, incapaci di Amministrare il nostro Stato.
Il caso emblematico dell'Argentina ha creato un pericoloso precedente mondiale, quando la Corte Suprema Americana ha deciso di dare ragione gli hedge funds statunitensi NML Capital di Paul Singer e Elliott Management causando il default di quel Paese.
Pochi sanno che questi stessi fondi (che hanno avuto il via libera dalla Corte Suprema USA per pignorare i beni dell'Argentina) si sono mossi negli ultimi diciotto mesi per acquistare in tutta Europa miliardi di sofferenze bancarie al prezzo di 3 centesimi per euro di valore nominale, con l'intenzione poi di riscuotere l’intero valore nominale. 
In poche parole, avvoltoi speculativi Internazionali stanno acquistando i debiti e non solo degli Stati, per una miseria e prima o poi verranno a chiedere di essere pagati, pena la richiesta di fallimento. 
Capite quindi che il filo di Arianna che conduce alla fine premeditata e pianificata ancor prima del 2008, data di inizio della crisi, è il più grande piano criminale della storia, ordito alla luce del sole con la complicità di politici, giornalisti, economisti e del popolo italiano incapace di reagire.
Menti malate che hanno capito bene il significato delle parole del I° stratagemma dell'Arte della guerra Cinese "attraversare il mare per ingannare il cielo", ciò che è familiare, che è consuetudine anche in emergenza non desta attenzione.
Mi direte che negli ultimi anni sono state troppe le cose che ci hanno spaventato, l'11 settembre 2001, le armi di distruzione di massa, il terorismo, le epidemie, la crisi economica, la paura di una guerra mondiale, tutte cazzate create ad arte per legittimare la presa di potere di pochi a danno dei molti.
Che cosa possiamo fare per opporci a questo piano di distruzione di massa? 
Innanzitutto prendere coscienza che quello che avete letto può essere una verità, magari non l'unica, ma la più vicina alla sua realizzazione. Vincere l'angoscia e la paura, ma soprattutto l'egoismo che alberga in tutti noi e che ci rende inetti e vulnerabili. Non pensiate che le vostre stupide ed insignificanti certezze come il pranzo di Natale, la sciata in montagna, l'auto, il lavoro, non possano essere spazzate via dall'oggi al domani. Questa possibilità diventa ogni giorno più concreta. 
Parlate con chi ancora non capisce, con chi ancora si ostina a prendere per oro colato quello che viene detto e scritto da una classe di giornalisti proni al potere, diveniate difensori di  libertà, portatori di conoscenza e speranza. Dovete trovare dentro di voi stessi la chiave per vincere la paura del futuro, perchè spesso le persone trovano più facile essere un risultato del passato che una delle cause del futuro.

Articolo di Stefano Becciolini © del 06 Dicembre 2014




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