venerdì 18 marzo 2016

ILLEGALITA', CORRUZIONE, ASSENZA DELLO STATO: TRA ROTTAMATORI E ROTTAMATI: LUIGI ORSINO, UN’ UOMO CHE NON SI ARRENDE


Editoriale di Stefano Becciolini


Oggi vi voglio parlare della conclusione di una vicenda, la vicenda di Luigi Orsino. Per molti di voi è una vicenda conosciuta, per quelli di voi che non avessero letto le cronache pubblicate sul blog voglio fare un rapido riassunto:
Luigi Orsino è un testimone di giustizia  che ha denunciato esponenti della camorra napoletana, da non confondere con i collaboratori di giustizia  (criminali che presi con le mani ancora sporche di sangue si pentono e ricevono grandi benefici dallo stato per collaborare… ma restano sempre e comunque efferati criminali). Luigi Orsino è un ex imprenditore che circa 10 anni fa ha denunciato la camorra e tutti i suoi aguzzini, da quel momento è stato perseguitato non solo dalla camorra ma anche dallo Stato. Dopo la sua denuncia alla Procura della Repubblica le banche gli hanno ritirato i fidi, lui non ha più potuto pagare le tasse e le sue aziende sono implose. Dopo aver perso tutti i suoi beni, perché estorti dalla camorra o venduti all’asta giudiziaria, è stato anche sfrattato nel 2014 dalla casa in cui era in fitto con l’intervento della forza pubblica. Ora abita in un piccolo paese dell’Irpinia a circa 700 metri d’altezza. Luigi ha iniziato questa sua battaglia sia denunciando che facendosi parte diligente nel propagandare il concetto di legalità.
Luigi non è mai stato lasciato in pace. E’ vero che la camorra non vuole creare martiri ma non può perdonare chi ha violato il codice dell’omertà. Molto meglio fare in modo che chi si oppone alla logica dei malavitosi sia mandato in esilio, lontano, dove pensano non sia più in grado di danneggiarli. Vive con una pensione d’invalidità di 289 € al mese con cui devono vivere lui, la moglie ed il figlio (laureato in economia con 110 e lode ma purtroppo disoccupato). Il figlio di Luigi ha fatto uno stage di sei mesi, non retribuito, finito il quale lo hanno lasciato a casa.
Io ho iniziato ad occuparmi della vicenda di Luigi dal 10 novembre del 2015, lo avevo conosciuto circa un mese prima perché aveva iniziato a collaborare con il mio blog. Conosciuta la sua storia avevo deciso di aiutarlo anche perché fino a qualche giorno fa viveva in una casa mancante delle più elementari condizioni di abitabilità, sena riscaldamento, molto umida, infestata dai topi, senza una lavatrice e solo con un piccolo boiler pe l’acqua calda. Con la sua pensione non poteva certo permettersi di fittare un appartamento. Viveva, lui e la sua famiglia in un tugurio (se volete trovate le immagini sul blog). Da quel momento ho cercato di contattare quante più persone possibili, sui social, il messaggio è arrivato a circa 24.000 persone. 24.000 persone che hanno letto della vicenda di Luigi Orsino e della sua famiglia. Dopo pochi giorni, per l’esattezza 11, grazie anche ai tanti altri blog che hanno riportato la storia, tra cui anche il blog ByoBlu,, nell'articolo "Ecco cosa succede a denunciare la camorra. Luigi Orsinodell’ottimo giornalista Claudio Messora,è arrivato l’aiuto di una Senatrice del M5S, Vilma MoroneseLa Senatrice ha contattato il Vice Prefetto di Avellino, il Sindaco di Carife (dove ora vive Luigi), sembrava che entro pochi giorni si potesse risolvere il problema abitativo, che Luigi potesse trascorrere il Natale in una casa vera. Verso la metà di dicembre il Sindaco di Carife gli ha assegnato un alloggio popolare. Un alloggio, purtroppo, molto piccolo, di soli 45 mq, inadatto a tre persone, infatti il figlio dovrà dormire in uno sgabuzzino esterno all’appartamento. Luigi non si lamenta di certo, sicuramente c’è stato un miglioramento sensibile. Lungaggini burocratiche hanno, poi, dilatato i tempi fino a gennaio, quando è arrivata l’assegnazione definitiva dall’ IACP che è l’ente che gestisce le case popolari. Io avevo chiesto un aiuto per consentire a Luigi di trasferire le sue, poche, cose da un locale del comune dove erano depositate (locale inagibile che ha rovinato le poche masserizie che gli erano rimaste). Avevo scritto un articolo, alquanto provocatorio dal titolo “L’umiliazione di essere aiutato a metà”. Forse grazie a questo articolo si è mosso, oltre al M5S. Luigi aveva contattato anche l’assistente sociale che fa capo all’azienda consortile “Antenna Sociale” per ottenere la cifra necessaria a trasferire le utenze, circa 70 €, ma la risposta era stata negativa: Mancanza di fondi e necessità di deliberare per concedere una cifra tanto sostanziosa. Siamo ad oltre la metà di gennaio 2016. Grazie ad una giornalista, Serena Grassia, questa somma è stata pagata ed ora c’è la luce nel nuovo appartamento.
Grazie al mio articolo che scrissi il 23 gennaio Luigi è stato contattato da Ivano Manno coordinatore regionale di “Forza Nuova” che con la loro associazione “Solidarietà Nazionale” si sono messi a disposizione per aiutarlo ad effettuare i trasloco. 
A me non interessa il colore politico, interessa solo la solidarietà per le persone in difficoltà, purtroppo devo lamentare che su 24000 lettori solidarietà non se ne vista. Solo Ubaldo Croce gli ha inviato un piccolo aiuto e sta cercando di procurargli una lavatrice per evitare che sua moglie, reduce da un intervento chirurgico effettuato il 28 dicembre, debba lavare a mano. Solidarietà Nazionale lo ha aiutato a fare il trasloco, anche mettendo mano al portafoglio (ad esempio fittando un furgone), finalmente sabato scorso il trasloco è stato completato. Ora Luigi sta aspettando di trovare un divano letto in cui far dormire il figlio, ringraziamo di nuovo il M5S che ha messo a disposizione la somma per acquistarlo. Questa, in sintesi la storia. 
Devo dire che dopo aver constatato che c’erano tantissimi “mi piace”, attestati di stima e condivisioni ma di aiuti materiali nulla, contattai, tramite una persona fidata, l’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, per ben due volte, senza ricevere alcuna risposta. Nulla! Io, forse ingenuamente, pensavo che Berlusconi potesse aiutare Luigi a reinserirsi nel mondo del lavoro (tale è la sua aspirazione). Purtroppo nessuna risposta anche dalla Lega Nord, che sta cercando consensi al sud, anzi una risposta decisamente negativa. Della vicenda di Luigi si sono interessati molte persone, interessate a distanza forse perché lo ritengono un personaggio scomodo. Luigi a toccato dei nervi scoperti, ha dato fastidio a personaggi tanto potenti quanto collusi con i criminali. Bisogna anche dire che forse i testimoni di giustizia non sono più di moda. La vicenda di Luigi non è una vicenda da grande scoop giornalistico ma ciò non vuol dire che tre esseri umani siano sacrificabili, per me ognuno è importante ed insostituibile. Certamente io non posso sostituirmi alle istituzione, non ne avrei ne la forza ne l’autorità. Speravo nell’aiuto dei lettori del blog, ma quest’aiuto non ce stato se non strettamente morale ma assolutamente non materiale. Voglio ancora sperare che qualcuno possa aiutare Luigi, ma soprattutto il figlio Roberto laureato a pieni voti in economia, a trovare un lavoro. La soluzione del problema abitativo non è la soluzione a tutti i problemi, la famiglia Orsino ha bisogno dei mezzi per vivere, quella piccola casa non può essere la loro tomba. Spero ancora nella solidarietà, per Luigi ma anche per i milioni di italiani che sono, ormai, oltre la soglia della povertà. Confido nel vostro senso umano affinché, chi può, si prenda carico, almeno, di un altro suo simile in difficoltà. Oggi, più che mai, c’è bisogno di solidarietà umana, pura e semplice. In nome di questa solidarietà io lancio un appello: Luigi ha bisogno di un lavoro, suo figlio, trentenne, ha bisogno di farsi una sua vita. Non mi dilungo oltre … lascio a voi la possibilità di fare del bene. Chi volesse contatti pure direttamente Luigi.

CONTATTI LUIGI ORSINO:
Tel:  340.3335346
E Mail: orsinoluigi@libero.it


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