sabato 16 luglio 2016

NON ESISTONO RELIGIONI CHE NON ABBIANO LE MANI SPORCHE DI SANGUE


Editoriale di Luigi Orsino

Inutile girarci intorno: Il peggior nemico dell’uomo è l’uomo stesso. L’ennesima strage terroristica di ieri 14 luglio a Nizza, durante le celebrazione della festa nazionale francese, dimostra, ancora una volta, che gli esseri umani sono mossi da istinti di autodistruzione. Ogni motivo è valido per sfogare il desiderio di distruzione verso i propri simili: odio razziale, odio sociale, odio ed intolleranza religiosa sono le più comuni motivazioni per commettere reati contro l’umanità. Personalmente ritengo che il male peggiore, il cancro più aggressivo sia proprio la religione, tutte le religioni, che al loro interno contengono il germe dell’odio e dell’intolleranza. Questa carica dirompente è talvolta latente, tal altra manifesta, l’una e l’altra per pura convenienza.  Storicamente possiamo affermare che nessuna religione ha le mani pulite, che nessuna religione non ha mai versato fiumi di sangue. Oggi i cristiani sono concilianti e moderati ma in un passato, neanche tanto lontano, immani stragi sono state commesse in nome di Cristo. Cristiani contro cristiani, stragi immani commesse per far prevalere la propria confessione su altre ritenute eretiche, eccidi immensi commessi per piccole diatribe teologiche puramente risibili, senza alcun reale fondamento.
Oggi sono gli islamici ad interpretare in maniera fondamentalista gli scritti del Corano, ieri i cristiani usavano la bibbia come un’arma per opprimere e sterminare maree di genti. “La religione è l’oppio dei popoli”. E’ innegabile che solo menti ottenebrate da una potente droga psicologica possono commettere brutalità come quelle che quasi quotidianamente si verificano in tutto il mondo, menti sconvolte da ben programmati lavaggi, da indottrinamenti che sono palestra di odio e violenza. Mi chiedo, e forse sarebbe il caso che faceste altrettanto, se non vi fossero le religioni, se a prevalere fosse una concezione materialistica, o per meglio dire un’autodeterminazione umana per cui ognuno è responsabile delle proprie azioni senza nascondersi dietro la volontà di un dio che tutto giustifica e tutto assolve compreso le azioni più abbiette, sarebbe veramente peggiore l’umanità. L’uomo sarebbe peggiore di quanto lo è oggi o lo è stato in passato? 
Questa  la mia personale considerazione sulle religioni. Veniamo ora ai fatti che stanno insanguinando le nostre strade, al di la delle motivazioni scatenanti, credo che obbiettivamente dobbiamo ammettere che siamo in guerra. Una guerra atipica, non convenzionale. Non vi è il confrontarsi di due o più nazioni, lo scontro campale tra due eserciti ma vi è un indiscriminato coinvolgimento di tutti, una strategia del terrore elevata al rango di conflitto. Se ci è stata dichiarata guerra non possiamo fare altro che combatterla, la pace voluta da una sola delle parti coinvolte non è “pace” è resa. L’unica possibilità che ci è stata lasciata è quella di prendere tutti i provvedimenti per debellare il pericolo, l’opzione militare è inevitabile. Guardiamo il mostro negli occhi: La guerra è una cosa sporca e non può essere combattuta in guanti bianchi. Vi saranno vittime innocenti, provvedimenti che colpiranno anche chi non dovrebbe essere colpito, vi saranno brutalità ed eccidi  da entrambi le parti. L’unica pace che riconosco è la “Pax Romana”, occorre vincere e poi parlare di pace, di conciliazione, di collaborazione e di solidarietà. La guerra va combattuta sul fronte interno e sul fronte esterno. Sul fronte interno è assolutamente inevitabile identificare, isolare e rendere inoffensivi possibili nemici o complici fiancheggiatori. Impedire che altre maree umane, a forte rischio di contaminazione violenta, arrivino ancora a casa nostra, epurare quanti sono già qui e applicare leggi speciali nei confronti di coloro che non hanno radici occidentali. E’ indispensabile un monitoraggio continuo di quegli elementi che potrebbero agire dietro le linnee, quinta colonna già operativa. Mi costa dire queste cose ma sono fermamente convinto che non si può preparare la frittata senza rompere le uova. Non è estremismo il mio ma semplice constatazione dei fatti, volontà di non ficcare la testa sotto la sabbia. Sul fronte esterno occorre distruggere lo stato islamico di Iraq e Siria (ISIS). Fortunatamente questi delinquenti hanno commesso un gravissimo errore nel momento stesso in cui si sono dati un’identificazione territoriale indicandoci dove colpire, una pessima mossa strategica la loro. L’ISIS va spazzato via con rapidità e decisione e il territorio interessato pacificato con la forza. Occorre essere molto accorti affinché dalle ceneri dello stato islamico non nascano tanti focolai di terrore a carattere virale in grado di fare ancora maggior danno. Oggi siamo veramente al rischio, il rischio che lo stile di vita occidentale venga cancellato per sempre. Cancellato a causa di un colpevole ed incoerente buonismo che no ha alcun senso pratico ne logica alcuna. In futuro, se avremo un futuro, ricordiamoci che gli ospiti vanno accolti con un ramoscello di ulivo nella mano sinistra e con una spada ben stretta nella destra.


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